LE BANDIERE

Barbara Concone rettrice vittoriosa nel Palio 2009 espone la bandiera sul balcone del Comune in segno di supremazia . La bandiera rimarrà fino all’assegnazione del Palio successivo.

Significato della bandiera

La bandiera da sempre  è un simbolo dell’identità, della coesione e dell’appartenenza.

La bandiera porta con sé l’idea di un gruppo di uomini uniti dallo stesso scopo o addirittura dal medesimo destino ;  è un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di comune appartenenza e di sacralità. Non a caso la bandiera viene benedetta  e in passato veniva disonorato il comandante che in battaglia perdeva la propria bandiera. Al contrario le bandiere catturate in battaglia erano oggetto di culto e nell’epoca medievale venivano conservate nelle cattedrali cittadine.

Le Confraternite

Nel periodo delle Confraternite astigiane (XVII-XVIII secolo) era uso per lo “stroppo” che seguiva ed accompagnava il proprio corsiero alla gara , munirsi di nastri e fazzoletti con i colori sociali della Confraternita . Il territorio di Santa Maria Nuova si riferiva in quel periodo alla Confraternita della Santissima Annunziata , un tempo ubicata nel borgo nella zona di via Crispi e trasferita per motivi bellici sulla piazza dell’orologio (ora piazza Medici del Vascello). In quel periodo i colori sociali erano il bianco e  blue.

XX secolo

Nel XX secolo, in particolare nel ventennio fascista, l’iconografia delle bandiere di Santa Maria Nuova venne affidato  ad Ottavio Baussano  che curò tutta la parte araldica e scenografica del Palio. La bandiera a losanghe  con i colori bianco, rosa e azzurro, prevedeva al centro il monogramma SMN , ai lati il giglio  simbolo della Vergine Maria e la croce dei Cruciferi titolari della chiesa di Santa Maria Nuova.

Negli anni settanta le bandiere sono state prodotte dalla ditta Canapa & Campi di Genova. Il tessuto di allora era più pesante ( tipo nylon da vela) , l’asta era di legno con al termine  arrotolato un foglio di piombo per bilanciarla. Pesava alcuni chilogrammi. Il disegno fiammato oltre al rosa ed azzurro si arricchì di un blu-viola  che  conferiva più carattere al disegno.

Negli anni ottanta il drappo venne ideato e prodotto dalla ditta Soligo di Asti  e prevedeva  per la prima volta la presenza  dello stemma con al centro un Grifone dorato.

Negli anni novanta la foggia cambiò totalmente mantenendo i 3 colori precedenti. Il bozzetto venne realizzato da Fabrizio Fassi  e la stampa avvenne ad opera della ditta Ursino di Givoletto (TO).

XXI secolo

Nel primo decennio del XXI secolo si è cercato di dare più movimento al disegno mantenendo sempre il motivo fiammato aggiungendo però il colore bianco per alleggerirne la figura. Su disegno di Fabrizio Fassi i drappi sono stati realizzati a Como dalla ditta  Serilar Galliani. Nel frattempo cambiano anche i materiali, la grammatura della tela diventa leggerissima, quasi impalpabile e l’asta di legno è sostituita da quella in fibra di carbonio.

Nel 2016 si è provveduto a modificare il disegno . Sempre su bozzetto di Fassi, stampata dalla ditta Grigolini di Verona, la bandiera si ispira a canoni iconografici Quattrocenteschi , in linea con il parco costumi del Borgo.