IL CASCHETTO

Cavaliere raffigurato durante i giochi equestri medievali . L’immagine è presente in un soffitto ligneo di casa Roero in Via XX settembre ad Asti . Secondo una teoria di Renato Bordone il cavaliere potrebbe essere intento a toccare il Pallio. La consuetudine di toccare il Palio per aggiudicarselo durò fino alla metà del XVIII secolo.(vai al tema storico 2017 riferito ai giochi equestri medievali)

Il copricapo usato dai fantini nei secoli durante la corsa del Palio di Asti è cambiato nella forma, nella foggia e nel materiale. Mentre nella raffigurazioni medievali il fantino correva a capo scoperto con nastri e pendagli nei capelli, nelle incisioni del XVII o XVIII secolo era munito di un  copricapo o bonetto (bùnet) di stoffa il più delle volte decorato da una piuma.  In altre raffigurazione il copricapo è molto più simile ad un casco abbellito da piume con i colori del partecipante.

Curiosa è la foggia del bùnet raffigurato nell’ex voto del 1826 raffigurante il fantino di Celle Enomondo ; il  copricato è fissato al collo da un laccetto come un classico elmetto che però sembra essere ricoperto da un berretto più morbido.

Nel XX secolo vi è la nascita del caschét (caschetto) in un primo tempo in cuoio o metallo ed in seguito in vetro resina.