Significato della bandiera
La bandiera da sempre è un simbolo dell’identità, della coesione e dell’appartenenza.
La bandiera porta con sé l’idea di un gruppo di uomini uniti dallo stesso scopo o addirittura dal medesimo destino ; è un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di comune appartenenza e di sacralità. Non a caso la bandiera viene benedetta e in passato veniva disonorato il comandante che in battaglia perdeva la propria bandiera. Al contrario le bandiere catturate in battaglia erano oggetto di culto e nell’epoca medievale venivano conservate nelle cattedrali cittadine.
Le Confraternite
Nel periodo delle Confraternite astigiane (XVII-XVIII secolo) era uso per lo “stroppo” che seguiva ed accompagnava il proprio corsiero alla gara , munirsi di nastri e fazzoletti con i colori sociali della Confraternita . Il territorio di Santa Maria Nuova si riferiva in quel periodo alla Confraternita della Santissima Annunziata , un tempo ubicata nel borgo nella zona di via Crispi e trasferita per motivi bellici sulla piazza dell’orologio (ora piazza Medici del Vascello). In quel periodo i colori sociali erano il bianco e blue.
XX secolo
Nel XX secolo, in particolare nel ventennio fascista, l’iconografia delle bandiere di Santa Maria Nuova venne affidato ad Ottavio Baussano che curò tutta la parte araldica e scenografica del Palio. La bandiera a losanghe con i colori bianco, rosa e azzurro, prevedeva al centro il monogramma SMN , ai lati il giglio simbolo della Vergine Maria e la croce dei Cruciferi titolari della chiesa di Santa Maria Nuova.
Negli anni settanta le bandiere sono state prodotte dalla ditta Canapa & Campi di Genova. Il tessuto di allora era più pesante ( tipo nylon da vela) , l’asta era di legno con al termine arrotolato un foglio di piombo per bilanciarla. Pesava alcuni chilogrammi. Il disegno fiammato oltre al rosa ed azzurro si arricchì di un blu-viola che conferiva più carattere al disegno.
Negli anni ottanta il drappo venne ideato e prodotto dalla ditta Soligo di Asti e prevedeva per la prima volta la presenza dello stemma con al centro un Grifone dorato.
Negli anni novanta la foggia cambiò totalmente mantenendo i 3 colori precedenti. Il bozzetto venne realizzato da Fabrizio Fassi e la stampa avvenne ad opera della ditta Ursino di Givoletto (TO).
XXI secolo
Nel primo decennio del XXI secolo si è cercato di dare più movimento al disegno mantenendo sempre il motivo fiammato aggiungendo però il colore bianco per alleggerirne la figura. Su disegno di Fabrizio Fassi i drappi sono stati realizzati a Como dalla ditta Serilar Galliani. Nel frattempo cambiano anche i materiali, la grammatura della tela diventa leggerissima, quasi impalpabile e l’asta di legno è sostituita da quella in fibra di carbonio.
Nel 2016 si è provveduto a modificare il disegno . Sempre su bozzetto di Fassi, stampata dalla ditta Grigolini di Verona, la bandiera si ispira a canoni iconografici Quattrocenteschi , in linea con il parco costumi del Borgo.